Affinamento ed invecchiamento del Pu'er
Diversamente dai Tè verdi che devono essere consumati più freschi possibile, i Pu'er traggono enorme vantaggio dall’invecchiamento che, come per un buon vino, dovrebbe avvenire in luoghi bui, freschi e asciutti.
Fatto salvo un breve periodo di affinamento, che è sempre presente per qualsiasi Pu'er, compresi gli Sheng, per gli Shu l’invecchiamento può protrarsi anche per diversi anni durante i quali continua a maturare ed evolvere, ampliando notevolmente il ventaglio aromatico.
Talvolta alcune varietà di Shu di scarsa qualità vengono conservati per alcuni mesi in ambiente saturo di umidità per forzare una maturazione precoce, tuttavia il rischio di danneggiare irrimediabilmente il prodotto è molto alto per l’insorgere di fenomeni fermentativi indesiderati.
L’invecchiamento in ambiente asciutto è quindi sempre da preferirsi ed è sinonimo di maggiore qualità.
Le condizioni ottimali per garantire un corretto invecchiamento del Pu'er sono le seguenti:
- unidità relativa al 70%: l'eccessiva umidità può portare alla formazione di muffe indesiderate mentre un ambiente troppo secco porta ad un rallentamento innaturale della maturazione;
- buona circolazione dell'aria: i processi ossidativi necessitano di ossigeno, quindi le forme non devono essere accatastate in modo troppo fitto oppure avvolte in contenitori ermetici;
- assenza di odori: come tutti i Tè, anche il Pu'er è una vera e propria spugna che assorbe gli odori ambientali; quando vengono conservati in grotte naturali, questa attitudine può caratterizzare positivamente il prodotto, diversamente può portare ad una grossolana perdita di qualita.