La preparazione del Pu'er
Indubbiamente il metodo migliore per ottenere il massimo dal Pu'er è attenersi alle line guida del Gong Fu Cha (rito cinese del tè), che prevede l’utilizzo di una teiera in terracotta Yi Xing di piccole dimensioni.
Tuttavia, essendo un tipo di Tè piuttosto “facile” da preparare, è possibile ottenere ottimi risultati anche con attrezzature comuni, purché si tenga conto di tre accorgimenti fondamentali:
- lavare le foglie una o due volte;
- utilizzare acqua di fonte o minerale a basso residuo fisso a 100°C (per gli Shu) o 90° (per gli Sheng);
- effettuare infusioni molto rapide.
La quantità di Tè da impiegare per l’infusione viene staccata dal panetto pressato con l’aiuto di un punteruolo, avendo cura di praticare l’incisione orizzontalmente per evitare l’eccessiva frantumazione delle foglie.
In linea generale, è sempre meglio utilizzare piccoli volumi di acqua su una grande quantità di foglie (es. 200cc su 7-8g); la tecnica delle infusioni multiple per questi prodotti è utilizzabile fino all’esasperazione, le stesse foglie possono essere riutilizzate fino a 10 volte senza perdita di qualità, avendo cura di aumentare gradualmente i tempi di spillatura.
Il materiale ideale in cui preparare i Pu'er quindi è la terracotta che, essendo porosa, consente un perfetto bilanciamento degli aromi, ma sono anche molto indicati materiali impermeabili e facilmete lavabili come il vetro e la porcellana; se si opta per la terracotta, in ogni caso bisogna tassativamente evitare di utilizzare la stessa teiera per altri tipi di Tè!
Come una buona moka “stagionata” produce il miglior caffè, una teiera Yi Xing stagionata migliora sensibilmente la qualità del liquore.