Classificazione del Pu'er
Pur essendo comunemente classificato come Tè Rosso (in occidente) o Tè Nero (in Cina), il Pu'er in realtà, viste le numerose peculiarità che lo caratterizzano, è una tipologia a se stante.
Gli aspetti unici del Pu'er sono la particolarissima lavorazione, la necessità di un periodo di affinamento e per taluni prodotti anche l’attitudine all’invecchiamento. I Pu'er sono sostanzialmente classificati in due gruppi:
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Sheng |
生 |
(crudi o verdi o raw)
poco o per nulla ossidati prima della pressatura |
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Shu |
熟 |
(cotti o neri o ripe)
ossidati in diverso grado prima della pressatura |
In realtà questa è una classificazione impropria visto che, in entrambi i casi, il materiale di partenza è sempre Tè Verde sottoposto ad una fermentazione batterica prima della pressatura e ad una maturazione enzimatica durante l’affinamento; generalmente gli Sheng si prestano ad essere consumati giovani mentre gli Shu vengono destinati all’invecchiamento.
Gli Sheng hanno caratteristiche simili ai Tè Verdi: erbacei, pungenti e lievemente astringenti, con aroma fruttato e floreale; la colorazione varia dal verde giada al giallo ambrato.
Gli Shu, pur mantenendo una notevole freschezza, si avvicinano maggiormente ai Tè Neri: pieni e corposi, con sentori speziati ed una tipica nota legnosa, di cuoio e terra umida; con l’invecchiamento, il liquore passa da una colorozione ambrata ad un rosso con tonalità aranciate.